Cultura | Personaggi importanti

Hannes Schneider, pioniere dello sci

Hannes Schneider nacque il 24.6.1980 a Stuben in Vorarlberg e morì il 24.4.1955 nel North Conway (USA). Istruttore di sci a Sankt Anton in Arlberg propagò, grazie alla sua scuola di sci “Arlbergschule” fondata nel 1922 e i film didattici di Arnold Fanck, lo stemm cristiania (virata a spazzaneve) e un modo di sciare adattato al terreno alpino, facendo così di Arlberg un centro sciistico internazionale. Prese parte anche a film di sci e fondò dopo la sua emigrazione negli Stati Uniti d’America il centro sciistico North Conway nel New Hampshire.

Hannes Schneider









Il pioniere Hannes Schneider

Hannes Schneider nacque il 24. giugno 1890

a Stuben in Arlberg come primogenito di Josef

Anton Schneider e Philomena Mathies.

Lì crebbe in condizioni modeste.

Il padre Josef Anton Schneider proveniva da Marul nel Großen Walsertal e sua madre da St. Jakob, una frazione del comune di St. Anton in Arlberg. A cavallo fra i due secoli cominciò dapprima a sciare con sci costruiti da lui stesso, ebbe successo presso la concorrenza e contò presto fra i migliori sciatori. La fama della sua bravura arrivò fino a St. Anton e nel 1907 fu chiamato dal direttore dello sci club di allora in Arlberg, Ing. Rudolf Gompertz e C. Schuler, come maestro di sci a St. Anton. Qui lavorò con molto successo per ben 31 anni.

Già prima della prima guerra mondiale Hannes Schneider aveva fondato una scuola di sci con lezioni di gruppo con l’aiuto di due maestri di sci. Riguardo allo stile di sciare coniò la “tecnica vorarlberg” che si affermò poi in tutto il mondo e che si contraddistingueva notevolmente dalle tecniche allora praticate come la “tecnica norvegese”e la tecnica “Lilienfelder”. Dopo la prima guerra mondiale Hannes Schneider sposò Ludwina Seeberger. Da questo matrimonio nacquero il figlio Herbert (1920) e la figlia Herta (1921). In seguito Hannes Schneider ricostruì la scuola di sci su base più vasta, assumendo sempre più maestri di sci, i quali davano lezioni agli allievi dividendoli in gruppi di diverso livello. Insieme ad alcuni fedeli compagni pose le basi teoretiche per le lezioni di sci. Come primo amico e compagno è da menzionare l’ing. Rudolf Gomperz, che come pubblicista e organizzatore sostenne la carriera di Hannes Schneider per più di 30 anni. Rudolf Gomperz fece molto per la patria d’elezione St. Anton e fu vittima del razzismo del Dritten Reich.

Un altro amico fu il Dr. Arnold Fanck, con il quale Hannes Schneider produsse oltre a numerosi film di sci anche il libro “il miracolo dello scarpone da sci”. Grazie a questi film e a questo libro Hannes Schneider acquistò fama mondiale. Nei film sapeva mostrare non solo la sua bravura come sciatore ma anche come attore.

Un altro buon amico fu il Dr. Anton Tschon. Come soci dello sci club di Arlberg i due si conoscevano già dalla gioventù. Con il dr. Anton Tschon elaborò negli anni 1929 – 1930 il piano di studi di sci austriaco, che fu la prima base ufficiale di lezioni di sci controllate dallo stato.

Questo piano di studi entrò in vigore nel 1931 segnando l’affermarsi definitivo della tecnica arlberg.

Sempre più sciatori erano attirati a St. Anton per imparare a sciare con Hannes Schneider. Ne seguì una grande fase di sviluppo per St. Anton nel periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale, determinata dalla costruzione di molte pensioni ed alberghi e le relative infrastrutture. Nel 1937 fu costruita la funivia sul Galzig. La scuola di sci intanto si era ingrandita con circa 30 maestri di sci. In questo periodo St. Anton diede i natali a molti sciatori illustri: Rudi Matt, Friedl Pfeifer, Pepi Jennewein e i fratelli Pepi e Franz Gabl. Negli anni anteriori all’annessione dell’Austria al Deutsche Reich anche a St. Anton si manifestarono le fatali differenze politiche. Hannes Schneider e i suoi amici, che erano contrari al nazionalsozialismo, dopo l’annessione nel 1938 furono esonerati dai loro posti e in parte anche imprigionati. Hannes Schneider si rifugiò dopo sei settimane di arresto presso un amico a Garmisch-Partenkirchen. Benno Rybizka, che dirigeva una scuola di sci già da due anni nello stato di  New Hampshire, si era messo in contatto con Hannes Schneider a Garmisch e cercò di procurargli un permesso di entrata in America. A questo punto appare sulla scena Mr. Harvey Dow Gibson, un ricco banchiere di New York, che riesce a portare Hannes Schneider e la sua famiglia in America. In contraccambio doveva procurare un credito a breve termine al Deutsche Reich. Mr. Gibson conosceva infatti molto bene già da prima il ministro delle finanze tedesco Hjalmar Schacht. Hannes Schneider prese immediatamente la direzione del centro sciistico North Conway che era in costruzione e che Mr. Gibson aveva acquistato poco prima. Già nel 1939 la famiglia Schneider subì una grave perdita – la moglie Ludwina Schneider morì il 13.agosto 1939 a North Conway. In pochi anni Hannes Schneider e i suoi collaboratori tirarono su un campo sportivo invernale, che fu ben accettato dagli abitanti degli stati orientali entusiasti di sci. Sul Mount Cranmore c’era già un aiuto di risalita, una funicolare che portava in due sezioni dal fondovalle alla cima.

I collaboratori di Schneider provenienti da St. Anton come Franz Kössler, Anton Matt, Otto Tschol e Benno Rybizka, gli restarono fedeli e il Mount Cranmore divenne per tutti il “Galzig” d’America.

Tra le diverse piste di discesa furono anche preparate “la discesa Kandahar” e “la discesa Waldschneise”, che facevano ricordare il “Galzig” in patria. A memoria di Franz Kössler morto in un incidente nel 1944 fu anche creata una discesa col nome “discesa Franz Kössler”.

Dopo la seconda guerra mondiale Hannes Schneider ritornò per la prima volta in patria a St. Anton, che non aveva visto per 8 anni. Alla stazione fu accolto da molti amici.

In seguito Hannes Schneider ritornò ogni anno a St. Anton per incontrare amici e partecipare alla corsa del Kandahar o per andare a caccia che amava molto.

Il 26. aprile 1955 Hannes Schneider morì in America. Giace a North Conway accanto alla moglie Ludwina. Nel cimitero di St. Anton un sepolcro in suo onore e a Stuben una tavola di bronzo apportata alla sua casa natale ricordano il grande pioniere di sci Hannes Schneider.

(Fonti e parziali citazioni da: Hans Thöni, “Schipionier Hannes Schneider per il suo 100. anniversario”, in: Walserheimat in Vorarlberg, Nr. 47, 1990).

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