Curiosità e sentire la bellezza del paesaggio | Il Grande Sentiero Walser

Trans-Alp Walser Ski

Il Grande Sentiero Walser in invernale.

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Premessa

In ambito turistico, nel corso degli ultimi anni le Alpi offrono i servizi più vari al fine di poter soddisfare le esigenze di ciascun fruitore della montagna, dallo sciatore all'arrampicatore, parapendista od escursionista.

A questo modo di vivere la montagna ne consegue una carenza culturale d’integrità del territorio montano, di cui la realtà Walser ne è un icona fondamentale in ambito alpino.

Lunghi viaggi a piedi, "pellegrinaggi" che considerano un aspetto globale, storico, ambientale e sociale diventano il mezzo per poter vivere quest’aspetto fondamentale e costituiscono un nuovo turismo, definito “soft”, apprezzato anche nelle alpi.

A questo proposito la costruzione di itinerari tematici appartenenti a vaste aree, selezionati in funzione della loro contiguità territoriale e culturale, diventa la testimonianza di tradizioni, uniche ed attive, sparse nel territorio europeo.

Modelli di azione che rappresentino un legame tra il modo di vivere pre-industriale e quello basato su uno sviluppo sostenibile di una società post-industriale, in grado di integrare le giovani generazioni, ha portato alla progettazione dei sentieri tematici.


A tal proposito all'inizio degli anni ‘90 veniva creato e marcato con una propria segnaletica il Grande Sentiero Walser che collega, con i suoi sentieri e le mulattiere medioevali, centinaia di borghi Walser sparsi nella zona centrale delle Alpi, fra il confine con l’Austria, passando attraverso la Svizzera fino in Italia, assumendo il contorno di un viaggio sia nel tempo che nello spazio.

A distanza di più di vent’anni questo percorso "Walser" è ancora poco conosciuto, anche se effettivamente la lunghezza di circa 660 km per 40.000 metri di dislivello non lo rendono così accessibile a tutti da percorrere per l’intera estensione. 

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Percorso

Già prima del X secolo un gruppo di colonialisti alemanni giunsero nell'alto Vallese, Svizzera.

A 1500 mt di altitudine crearono i primi insediamenti fissi in differenti località.

Fino alla fine del XII secolo colonizzarono tutte le alti valle del Vallese.

Famiglie numerose con forza lavoro a disposizione, grazie a fattori climatici favorevoli  ed  incentivi offerti da parte dei signori territoriali, aumentarono progressivamente la coltivazione in zone di altitudine, portando i Vallesi, detti anche Walser, a cercare nuove aree d’ insediamento nell'arco alpino sia in Italia, Svizzera, Liechtenstein, Francia ed Austria.

Le prime colonie Walser al di fuori dal Vallese si trovavano a sud del Monte Rosa ed in Val Formazza.

Da lì colonizzavano anche la Regione dei Grigioni e con un ultima onda di emigrazione in Vorarlberg, in Austria.

In un contesto globalmente romano solo le alte vie collegavano i borghi sperduti dei Walser.

Il Grande Sentiero Walser è un percorso che collega i principali centri cittadini con i primi borghi antichi ed abbandonati passando attraverso i sentieri originali.

Finora questo giro è stato percorso interamente solo a piedi, nel corso della stagione estiva.

Il nostro scopo è quello di percorrere il tratto nel periodo invernale, attraverso l’utilizzo degli sci, seguendo in maniera più affidabile possibile il medesimo percorso estivo.

L’itinerario comporta un tour di sci alpinismo partendo da Mittelberg (Kleinwalsertal - un enclave austriaca nelle Alpi dell'Algovia in Germania) fino a Zermatt in una ventina di tappe attraversando l'Austria e la Svizzera.

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Obiettivi

Obiettivo generale del nostro progetto è quello di rendere maggiormente visibile la realtà Walser, ricca di storia, genti, tradizioni e bellezza territoriale ed, al tempo stesso, dar visibilità alla Regione Valle d'Aosta come uno dei maggiori rappresentanti della Comunità, coordinatore del progetto Walser Alps (http://www.walser-alps.eu/).

Il fine ultimo è quello che il nostro viaggio non rimanga solo una sfida sportiva ma che faccia parte di un progetto di creazione di un nuovo sentiero tematico che dovrebbe costituire uno strumento per una corretta gestione della risorsa paesaggio.

Il territorio diverrebbe così la rappresentazione del legame tra lo sviluppo economico, la cultura del territorio e lo sport spendibile in una logica di potenziamento turistico in un’ottica economica ed ambientale sostenibile.

Altro elemento di guida progettuale è il tentativo di realizzare un prodotto moderno, di interesse per un pubblico vasto e nel contempo tale da favorire il coinvolgimento e il rafforzamento della coesione a livello internazionale tra le diverse comunità Walser, di cui la Valle d’Aosta ne è un fondamentale rappresentante.

Progetto

Partenza il 7 marzo da Mittelberg (Austria). Arrivo il 28 marzo a Champoluc o Gressoney St Jean (Italia).

Attraverso il percorso di una ventina di tappe verrà realizzato un video completo sia del magnifico e vario territorio sia degli eventi che verranno realizzati durante il viaggio.

In alcune località di maggior rilievo sono previsti degli incontri con le personalità di spicco delle comunità locali ed i sindaci ai quali doneremo un ricordo che funga da filo conduttore dell’intero percorso.

Interesse nostro sarà anche portare la Medicina di Montagna nelle scuole elementari, dove verrà tenuta una lezione interattiva ai bambini riguardante i rischi delle valanghe, i congelamenti e la prevenzione delle problematiche legate allo sci alpino.

Chi interessato potrà seguirci attraverso il blog che creeremo a breve e la pagina facebook Trans-alp Walser Ski già attiva.

Le Persone

Claudio Bastrentaz, nota guida alpina valdostana, esperto in grandi spedizioni in ambito extraeuropeo, nel 1995 partecipa alla spedizione al campo base Everest ed all'ascensione al Chang-Tze e alla Minya Konga. Nel 1998 compie la solitaria sulla parete Nord del Cervino. Oltre all'alpinismo classico e all'arrampicata in solitaria, Claudio pratica anche lo sci estremo.

Nell’ estate del 2002 porta a termine, in compagnia di Paolo Comune, il progetto "Valle d'Aosta a Fil di Cielo": una "cavalcata" di 54 giorni sullo spartiacque della Valle d'Aosta, percorrendo 350 km di cresta e toccando 173 vette oltre i 3.000 mt e 32 vette oltre i 4.000 mt.

Stefanie Ziegler, d’origine tedesca del Palatinato ed italiana d’adozione, ha condotto parte dei suoi studi universitari presso l’università di Heidelberg e Parma; l’amore per la montagna, e lo sci in particolare, l’ha condotta in Valle d’Aosta dove dal 2009 è dirigente medico presso il servizio di Anestesia e Rianimazione dell’ Ospedale di Aosta e medico dell’ Elisoccorso Regionale.

Giulia Enrione, dirigente medico dal 2009 in Regione VdA  presso il servizio di Anestesia e Rianimazione dell’ASL Aosta, anche lei attiva nell’ambito della medicina di montagna sia come medico dell’Elisoccorso regionale sia come collaboratrice del servizio di Medicina di Montagna, dove ha sviluppato la tesi per conseguire il Master di Medicina di Montagna dell’Università di Varese un anno fa.

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